COMPLICAZIONI delle EMORROIDI (e RAGADI ANALI)
RIASSUNTO
Le complicazioni maggiori sono l’emorragia con anemia, le tromboflebiti, il prolasso anale completo e le infezioni (ascessi e fistole). La ragade anale può essere associata alle emorroidi ed aggravare i disturbi o rappresentare una forma a se stante. Sono spesso necessari interventi chirurgici d’urgenza
Le emorroidi possono complicarsi con le TROMBOFLEBITI (flebiti delle vene emorroidarie)
Sono molto dolorose, insorgono acutamente e tendono a persistere. Nei casi meno gravi è proponibile una terapia farmacologica (come nelle varici tromboflebitiche). Quando uno o più gruppi emorroidari sono insensibili al trattamento medico, è possibile praticare piccole incisioni in anestesia locale ed evacuare i trombi che occupano le vene emorroidarie, rimandando eventuali decisioni per un trattamento definitivo. I casi più gravi ed insistenti possono richiede la terapia chirurgica (anche d’urgenza).
Le emorroidi più voluminose trascinano all’esterno la parete ano-rettale provocando il PROLASSO, che rappresenta la fuoruscita permanente del tessuto interno (mucosa) circondata dalla la cute circostante.
Le emorroidi e le ragadi anali possono infettarsi e formare ascessi che si fanno strada verso l’esterno quando l’infezione progredisce, e si formano le FISTOLE PERIANALI (piccoli canali attraverso i quali fuoriesce il pus).
Successivamente alle fistole si formano nuovi ASCESSI PERIANALI, che possono a loro volta formare altre vie di sfogo alla raccolta di pus con altre fistole. Si crea così un circolo vizioso che soltanto una “buona” chirurgia può risolvere definitivamente.
In un già lontano passato sono stati proposti diversi tipi di intervento, molti seguiti da complicazioni più o meno gravi (delle quali la più comune è l’incontinenza anale) e spesso da mancata guarigione, che ha costretto molti pazienti a sottoporsi ad interventi ripetuti. Le recidive sono dovute soprattutto alla persistenza di tessuto infetto.
Queste difficoltà hanno condotto a scelte semplici e minime, come la semplice incisione degli ascessi, la legatura delle fistole con un grosso filo di seta (detto “setone”) che viene via via legato sempre più stretto fino a tagliare la fistola.
Per molti anni è stato possibile eseguire interventi più completi e risolutivi colorando le fistole e gli ascessi (in bleu) durante l’intervento, asportando tutto il tessuto infetto così riconosciuto e ricostruendo, almeno in parte l’anatomia del canale ano-rettale.
I risultati sono in massima percentuale stabili e definitivi.
Quando alle emorroidi si associa la RAGADE ANALE il dolore ed il sanguinamento si prolungano.