RIASSUNTO Sia le vene superficiali sia quelle profonde possono andare incontro ad alterazioni della struttura (dilatazioni) e della funzione (insufficienza valvolare) e provocare disturbi e complicazioni.
MALATTIA VENOSA CRONICA I tessuti delle vene sono costituiti da vari strati che possono alterarsi nel tempo per ragioni prevalentemente genetiche (ereditarie). Perciò le loro pareti si dilatano, si deformano e le valvole non forniscono più la giusta direzione del sangue.
Quando dopo la comparsa dei sintomi e dei primi segni clinici si aggiunge il danno circolatorio (misurabile, calcolabile e perciò documentabile) la definizione è di INSUFFICIENZA VENOSA CRONICA
Insufficienza delle vene superficiali
La malattia insorge per un danno degenerativo (assottigliamento e dilatazione progressivi) della parete e delle valvole venose.
Insufficienza delle vene profonde e delle perforanti
Flebiti, macchie, ulcere(Insufficienza Venosa Cronica)
La malattia insorge per un danno ipotrofico degenerativo (assottigliamento e dilatazione progressivi) della parete e delle valvole venose. Le diverse componenti della malattia si possono variamente sovrapporre. La conseguenza circolatoria è rappresentata da un più difficile ritorno del sangue al cuore e dal suo ristagno in periferia dove provoca sofferenza più o meno grave dei tessuti.
Contrariamente alle opinioni più diffuse sulla inguaribilità di quadri clinici severi e complicati, le cure appropriate, il tempo ed i controlli clinici possono talvolta condurre a guarigione stabile.
Un caso con varici, insufficienza venosa cronica primaria ulcerata e complicata da varico-flebite acuta ascendente, dopo micro-embolia polmonare, operato d’urgenza. (da sinistra: – Intervento nel 1978>dopo 30 giorni>anno 2006)